Tutto è disciplinato dall’osservanza delle leggi naturali perché la natura ha in sé la capacità di curare. Spesso scambiamo gli effetti dello sforzo che l’organismo compie per depurarsi e rimettersi in equilibrio con la malattia. Ad esempio la febbre o la sudorazione, la diarrea o il dolore.
L’energia opera con una capacità di riparazione e di cura, che gli antichi definivano (vis medicatrix naturae), ossia energia curatrice della natura) totalmente misconosciuta e negata dalla classe medica. Posso assicurare che nei libri di Medicina che ho studiato è assente. E guai a parlarne… C’è il pericolo che qualcuno riattizzi il rogo degli eretici.
Ci si sforza di capire dove risieda il software che coordina le azioni difensive e riparatrici dell’organismo. Milioni di reazioni chimiche avvengono ogni giorno nel nostro corpo, un’infinità di reazioni elettriche, elettromagnetiche negli organi e nei tessuti che ci compongono. Il sistema immunitario, l’endocrino, la circolazione del sangue, il sistema nervoso autonomo, ecc., ecc. collaborano insieme in uno sforzo eroico per mantenerci in salute, nonostante le nostre incongruenze rispetto a stili di vita accettabili. Come potremmo pensare che avvengano caoticamente, casualmente? E’ ragionevole pensare, anche se, attualmente non possiamo misurarlo, metterlo sotto il microscopio, che vi sia un coordinamento. Mettiamola così: la reazione di un organismo fatta da 1 reazione chimica più 1 immunologica più 1 fisica non dà totale 3, ma 4 e l’uno che non appare agli occhi dello scienziato lo possiamo chiamare semplicemente “energia vitale” o chiamatela come volete.
Ma di più: è necessario riconoscere che esiste un’automatica capacità riparatrice nell’organismo che agisce per ordine di un “principio riparatore”, un’intelligenza intrinseca (Leibniz la chiamavano entelechia). Per esemplificare: le reazioni di difesa sono i dati, l’energia riparatrice è il software, lo scopo per cui è fatto quel determinato software è il principio riparatore…Temo di avervi confusi. Passiamo a cose più evidenti.
La tossiemia intestinale Fonte dell’autointossicazione organica
La tossiemia intestinale è una forma di avvelenamento del sangue e della linfa dovuta all’assorbimento di tossine o di microrganismi da parte delle cellule danneggiate della mucosa intestinale. Numerosi sono quelli che avanzano l’ipotesi che perché questo avvenga è necessario che vi sia distruzione della membrana mucosa affinché i batteri e le tossine possano entrare nel sistema sanguigno e linfatico. Tuttavia è stato dimostrato che le proteine, gli idrati di carbonio, i sali, i minerali e simili sono facilmente assorbiti dal colon.
Certe forme di alimentazione aumentano la permeabilità della mucosa intestinale, di variazione dell’ecologia dell’apparato digerente con inquinanti, batteri, virus, intolleranze alimentari, disbiosi, con lo stress aumentando la permeabilità della barriera intestinale. Così batteri e i veleni possono penetrare nella circolazione sanguigna e linfatica anche in condizioni di “vita normale”. La straordinaria quantità di batteri presenti nel colon fanno di questi la fonte primaria di focolai d’infezione nel corpo. La stasi intestinale, condizione creata dal passaggio molto lento del contenuto intestinale, aumenta l’assorbimento sistematico dei batteri e delle tossine. A seguito di disordini intestinali possono insorgere infezioni situate lontano dal colon stesso: denti, cavità, tonsille e prostata. Un intestino atonico e intossicato può essere responsabile di malattie che in apparenza non hanno una diretta relazione con esso.
Il Dr. Sexton, un grande specialista americano, afferma che la putrefazione intestinale comporta una diminuzione del potenziale immunitario e dei meccanismi di difesa. Suggerisce che la flora può divenire patogena quando il ristagno e la putrefazione divengono cronici. Le tossine del metabolismo batterico penetrano nel flusso circolatorio e infettano altri organi. Ha scoperto che i batteri come gli streptococchi e gli stafilococchi, abitanti naturali del colon, sono responsabili di numerose malattie generali come l’artrosi, l’acne, l’ipertensione, i mal di testa e la psoriasi a causa del loro eccessivo aumento in periodo di tossiemia intestinale. Questi dati sono stati stabiliti dopo aver seguito 314 casi per problemi di colite.
Il Dr. Bassler descrive situazioni in cui sostanze non desiderabili per l’organismo sono assorbite dall’intestino mentre nutrimenti indispensabili non lo sono affatto. Afferma che ciò può condurre a una malnutrizione, a una tossiemia intestinale che genera diarrea, stipsi, colite acuta e cronica.
Il Dr. Wiltsie, rinnovatore con il Dr. Waddington dell’idrocolonterapia considera che le turbe del sistema nervoso autonomo sono una causa essenziale della tossiemia intestinale. Questi problemi possono essere di tre tipi:
Turbe del sistema nervoso centrale
Molte persone nervose, ansiose e stressate dalla vita contemporanea, lavorano e vivono in virtù della loro energia nervosa. Questa tensione permanente trattenuta per mezzo di eccitanti, stimolanti, antidepressivi e altri sostegni chimici, genera un’ansia cronica e problemi gastrointestinali tali come la stipsi e gli spasmi del colon. Ogni attacco provoca indebolimento instaurando a breve termine una intossicazione intestinale generale.
Turbe d’origine endocrina
Un sistema nervoso simpatico instabile provoca una scarica di adrenalina anche quando lo stimolo è mite, causando in seguito un colon spasmodico e vagotonico.
Turbe d’origine psichica
Inconsciamente, un individuo sceglie a volte d’essere malato per attirare l’attenzione. In questo caso la terapia migliore è una terapia d’ordine psicologico. Il sistema nervoso autonomo può certamente causare danni importanti all’equilibrio psichico ed alla stessa salute. In questo preciso caso è possibile associare delle sedute di idrocolonterapia a delle sedute di psicoterapia. Disordini del sistema nervoso autonomo così come le infezioni localizzate, le allergie e le carenze nutrizionali possono causare una tossiemia cronica. I vari cambiamenti nelle vicinanze dell’intestino intaccano direttamente o indirettamente il funzionamento del colon creando delle modificazioni nel metabolismo dei batteri che vi risiedono che possono aumentare di numero aggravando la situazione oppure fermare la loro azione e ciò comporterebbe un disordine funzionale della produzione di vitamine del gruppo B e K, della peristalsi intestinale o dell’assorbimento dei minerali, tutto ciò porta una tossiemia intestinale cronica se non viene trattata l’infezione primaria. Se ciò non sarà fatto, si permetterà ai veleni ed alle tossine di penetrare di nuovo nel sistema portale e di ritornare al fegato. Il fegato può indebolirsi fino al punto che un aumento di pressione nella vena porta può infiltrare il sangue infetto nelle anastomosi emorroidali per mezzo delle vene iliache e cave con conseguente intossicazione della circolazione generale del corpo. Il sangue che raggiunge il fegato non è totalmente pulito, allora le tossine penetrano ancora di più nella circolazione generale.
Tossiemia intestinale e allergie
Certi individui possono diventare allergici a certi elementi della loro propria flora intestinale. Il Dr. Traut ha evidenziato la relazione tra l’artrite e l’allergia isolando degli streptococchi del sangue al 70% dei suoi pazienti artritici. Per il Dr. Waddington, la causa più diffusa dell’artrite è l’assorbimento di batteri che generano putrefazione nell’intestino. Il Dr. Wiltsie sostiene che l’allergia è la causa delle infezioni che provocano una immunità lenta o poco sviluppata. Dichiara che questi ammalati, come pure altri, possono migliorare o guarire completamente per mezzo dell’idrocolonterapia, di una adeguata alimentazione, del riposo e della distensione. L’intossicazione intestinale causata dall’allergia a certi alimenti non può scomparire che evitando di consumarli. La desensibilizzazione e l’immunità sono in genere insufficienti a trattare questo tipo di patologie.
La stasi fecale, principale causa di intossicazione
La stasi, dovuta unicamente a cause meccaniche, è un fattore che predispone a una intossicazione intestinale cronica. Le evacuazioni poco frequenti e irregolari producono alterazioni che ritardano la progressione delle materie fecali e dunque creano nuovamente delle condizioni di stasi. Una intossicazione intestinale può essere ugualmente aggravata da carenze nutrizionali come acqua, proteine, minerali, sali e vitamine (I fast food, denunciati recentemente dall’O.M.S., sono un esempio lampante di scarso potere nutrizionale). L’apporto nutritivo e la sua relazione con l’attività metabolica, il suo assorbimento, la necessità quotidiana e la sua utilizzazione possono essere tutte possibili cause di debolezza nel processo alimentare. Un cattivo funzionamento a uno qualsiasi di questi livelli può innescare una intossicazione intestinale. Un colon inattivo comporta inevitabilmente una modificazione della flora intestinale, creando una grande produzione di tossine. In condizioni normali non vi è all’interno dell’intestino crasso alcun assorbimento così rapido come nell’intestino tenue e nello stomaco. Tuttavia, durante la stasi fecale o setticemia, esiste una pressione gassosa fortemente aumentata correlata ad infiammazione. In queste condizioni di eccessiva pressione ed alterazione della mucosa si effettua un assorbimento considerevole di batteri e dei loro veleni. La presenza di questi veleni a livello cellulare riduce la resistenza di ogni organo e di ogni tessuto organico.
Dell’Igienismo che è una Scienza molto ampia e trattata da moltissimi medici e scienziati ci preme parlare negli articoli che seguiranno di alcune tematiche che ci sembrano interessanti e molto attuali. Ad esempio il digiuno, il vegetarianesimo, la “sindrome del colon che sgocciola”, la disbiosi intestinale, il Microbiota intestinale, ecc.